LA SCOPERTA DI ANDY NGUYEN
Nella speranza di scoprire i misteri dell’Hardware di PlayStation Portal, l’ingegnere di Google Andy Nguyen ha cercato di ‘bucare’ le difese del dispositivo per il game Streaming lanciato a fine 2023 da Sony. Ebbene, dopo oltre un mese di lavoro Nguyen svela di essere riuscito nel suo intento.
IL SUCCESSO DELL’INGEGNERE
Insieme al suo team, l’ingegnere conosciuto nella scena con il suo ‘nome da battaglia’ di TheFlow0 spiega di aver aggirato i sistemi di Sicurezza implementati dai progettisti di Sony e di essere riuscito a eseguire in maniera nativa PPSSPP, un emulatore di PSP.
LA TECNICA UTILIZZATA
L’ingegnere di Google preferisce non entrare nel merito del lavoro svolto e delle operazioni richieste per effettuare l’hacking di PS Portal, ma si limita a mostrare il dispositivo portatile del colosso tecnologico giapponese mentre esegue nativamente l’emulatore di PSP.
L’IMPEGNO DI NGUYEN
Già in passato, d’altronde, Nguyen ha condotto test analoghi per collaborare con le aziende del settore nella speranza di aiutarle nella ricerca delle vulnerabilità dei rispettivi Sistemi Operativi e di eventuali falle nell’architettura hardware, prova ne sia il lavoro svolto dal TheFlow0 e dal suo team nel 2020 scoprendo una grave falla nello stack Bluetooth Bluez. In ragione del suo impegno nel Team di Ricerca sulle Vulnerabilità cloud, presumibilmente i risultati del lavoro portato avanti dall’ingegnere di Google saranno affidati solo ed esclusivamente a Sony per aiutare l’azienda giapponese a chiudere le falle del Software di PlayStation Portal.
IMPORTANTE CHIARIMENTO
Nota bene – La notizia viene riportata per dovere di cronaca e non vuole in nessun modo incitare o favorire la pirateria, una pratica che la redazione condanna in ogni sua forma.
In conclusione, l’ingegnere di Google Andy Nguyen è riuscito a scoprire come ‘bucare’ le difese dell’hardware di PlayStation Portal, consentendo l’esecuzione di un emulatore di PSP nativamente sul dispositivo. Il suo impegno nella ricerca delle vulnerabilità e delle falle nei sistemi operativi e nell’architettura hardware lo rende un prezioso collaboratore per le aziende del settore, e presumibilmente i risultati del suo lavoro saranno forniti esclusivamente a Sony per aiutarla a migliorare la sicurezza del suo dispositivo. Siamo certi che questo successo porterà a ulteriori sviluppi nell’ambito della sicurezza informatica e della protezione dei sistemi hardware e software.