L’agenzia italiana per la criminalità finanziaria (Guardia di Finanza – GdF) ha annunciato l’arresto di diversi individui sospettati di gestire canali di Telegram per promuovere falsi certificati di vaccino, i cosiddetti ‘Green Pass’.
L’operazione è stata supportata da prove raccolte dagli investigatori dell’unità criminale ad alta tecnologia del Gruppo-IB, che sono riusciti a smascherare i criminali nonostante le misure per mantenere nascosta la loro identità.
Le perquisizioni e gli arresti sono avvenuti in Veneto, Liguria, Puglia e Sicilia e tutti gli indagati arrestati hanno ammesso l’attività illecita.
Vendita di pass verdi falsi
Gli attori gestivano almeno 35 canali Telegram che avevano un pubblico combinato di 100.000 utenti, promettendo certificati di vaccinazione “autentici” e validi per € 100 ($ 113).
Sebbene i venditori affermassero di avere dei complici nel dipartimento della salute che potevano aggiungere false voci nel database nazionale, rendendo così validi i codici QR generati , i loro Green Pass erano falsi.
Pertanto, coloro che hanno pagato in carte regalo Bitcoin, Ethereum, PayPal o Amazon, sono stati tutti truffati, ottenendo una carta falsa che non avrebbe superato alcun controllo di vaccinazione COVID-19.
Rischi di ricatto
L’elusione delle normative sulla vaccinazione o sui test COVID-19 comporta un grave rischio relativo al virus stesso, ma questo non è l’unico rischio che deriva da questi casi di frode.
In questo caso, gli utenti che hanno acquistato pass verdi falsi dai truffatori hanno fornito i loro nomi completi, date di nascita, indirizzi e identificatori di codice fiscale.
Sebbene queste informazioni sarebbero necessarie per creare un contesto realistico affinché la truffa funzioni, questi dati sono preziosi di per sé e possono essere rivenduti ad altri criminali informatici.
Inoltre, può essere utilizzato come leva estorsiva, minacciando di esposizione pubblica gli acquirenti di tessere di vaccinazione false se non pagano un riscatto.
“Numerosi gli utenti della rete che – al fine di eludere le norme a tutela della collettività emanate dal legislatore per contrastare l’evolversi della pandemia in corso – attratti dall’idea di poter acquistare un abbonamento verde senza abilitazione per un costo di 100 euro.” – Guarda di Finanza.
“Oltre ad aver perso la somma pattuita, hanno anche condiviso superficialmente i propri documenti di identità, esponendosi ad alti rischi legati al loro uso illecito”.
Questa coercizione è esattamente ciò che stanno facendo i truffatori russi , seguendo un modus operandi molto simile alle loro controparti italiane, vendendo carte vaccino false sui canali di Telegram per circa $ 120.
Invece di inviare le carte promesse agli acquirenti, inviano minacce per avvisare le autorità dell’identità dell’acquirente a meno che non ricevano un importo aggiuntivo.
L’acquisto di certificati di vaccinazione falsi comporta responsabilità penale per gli acquirenti nella maggior parte dei paesi, quindi le possibilità di trovare problemi in un modo o nell’altro sono estremamente alte.
Indipendentemente dagli oneri che i decreti possono averti imposto, dovresti tenere presente che condurre affari e condividere dati personali con entità sospette online è come registrarsi volontariamente per phishing, truffe e ricatti.