martedì, Dicembre 17, 2024

Google Gemini: dal chatbot agli auricolari, ma c’è ancora da imparare

Google GEMINI ARRIVERÀ ANCHE SUGLI AURICOLARI. MA PRIMA DEVE IMPARARE UN PO’ DI COSE

In attesa che l’App di Gemini, il chatbot di Google che ha “sostituito” Bard, arrivi anche in Italia, 9to5Google ha scoperto nelle sue linee di codice il chiaro riferimento che presto potrà essere usato anche attraverso gli auricolari wireless.

LA NOVITÀ NELLE LINEE DI CODICE

Nella versione beta v15.6 di Gemini per Android è stata trovata la stringa: “L’app mobile Gemini sta lavorando per ampliare la disponibilità e renderla accessibile sulle cuffie”. È chiaramente riferita a un messaggio fornito dal sistema nel tentativo di utilizzare Gemini attraverso le cuffie, ma che anticipa le intenzioni di Google nel rendere il nuovo assistente disponibile sugli auricolari. Gemini infatti prenderà il posto dell’Assistente Google.

LA PAGINA DI SUPPORTO DI GEMINI

Tuttavia, la pagina di supporto di Gemini afferma che diversi dispositivi non mobili, come gli Smart Display, il Pixel Tablet, gli altoparlanti, gli smartwatch, nonché cuffie e auricolari con Google Assistant integrato, continueranno a essere alimentati da Google Assistant. Almeno a guardare la stringa di codice trovata, è evidente che Google abbia invece intenzioni diverse, ma è comprensibile perché questa capacità non sia tra le priorità.

LE LIMITAZIONI ATTUALI DI GEMINI

Interagire via voce con l’assistente significa avere risposte che possano riguardare determinate attività che al momento non sono supportate da Gemini: i media server (compresi Podcast, stazioni radio, app musicali di terze parti), le routine di Google Home, i promemoria e la modalità Interprete. Non poter dettare al proprio assistente vocale un promemoria o far partire una canzone può essere una limitazione importante, e Google deve aspettare di avere Gemini al massimo del suo potenziale.

LA STRADA VERSO L’OTTIMIZZAZIONE DI GEMINI

In Italia, il chatbot di Google diventa più potente. Ora il modello linguistico di Bard è Gemini Pro. La strada verso l’ottimizzazione di Gemini non è facile, ma sicuramente permetterà agli utenti di sfruttare appieno le potenzialità di questo assistente virtuale. Sono in corso numerosi sviluppi e la versione finale di Gemini promette di essere una vera rivoluzione nel mondo degli assistenti vocali.

CONCLUSIONE

Google Gemini sta pianificando di estendere la propria disponibilità agli auricolari wireless, ma al momento deve ancora superare alcune limitazioni per offrire un’esperienza completa agli utenti. Ci si aspetta che, una volta completate le ottimizzazioni necessarie, Gemini diventerà un assistente vocale altamente performante e versatile, in grado di soddisfare le esigenze di chiunque utilizzi la Tecnologia per semplificare la propria vita quotidiana. Resta da vedere quando e come avverrà questo processo, ma una cosa è certa: Google punta a rendere Gemini uno dei migliori assistenti vocali sul mercato.

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