Uno degli oggetti più bizzarri nel nostro sistema solare potrebbe essere la cometa 29P/Schwassmann-Wachmann, che sta viaggiando nello spazio a circa 26.000 miglia all’ora (41.836 chilometri all’ora) ed eruttando ripetutamente con il cosiddetto “criomagma” mentre va .
“In effetti, mette a dura prova la definizione di ‘cometa’”, scrive l’astronomo Tony Phillips su Spaceweather.com. “Davvero, ‘vulcano spaziale gigante’ potrebbe essere una descrizione migliore”.
Phillips descrive la cometa 29P come un’enorme palla di ghiaccio di 37 miglia (60 chilometri) attraverso che “sembra essere addobbata con vulcani di ghiaccio che eruttano (circa) 20 volte l’anno”.
La cometa è stata originariamente scoperta nel 1927 in orbita attorno al sole su un percorso simile a un pianeta tra Giove e Saturno. Il suo comportamento esplosivo è noto da decenni, ma l’oggetto è recentemente entrato in una fase di apparente iperattività eruttiva.
Poiché non si avvicina mai molto al sole, la cometa non ha la stessa coda distintiva che ci si aspetta da tali palle di neve spaziali, ma appare invece circondata da un coma sfocato, come se viaggiasse in una nebbia che si è creata.
“L’attuale esplosione, iniziata il 25 settembre, sembra essere la più energica degli ultimi 40 anni”, ha detto a Phillips Richard Miles della British Astronomical Association. “In un arco di sole 56 ore, si sono verificate quattro eruzioni in rapida successione, creando una ‘superesplosione'”.
Miles studia la cometa 29P da anni e crede che non contenga magma, ma erutta invece con una combinazione refrigerata di metano, etilene e altri idrocarburi liquidi come quelli presenti sulla superficie della luna di Saturno, Titano.
“Nel modello di Miles, il criomagma contiene una spruzzata di polvere ed è soffuso di gas disciolti azoto e monossido di carbonio, tutti intrappolati sotto una superficie che, in alcuni punti, ha la consistenza della cera”, spiega Phillips. “Questi volatili imbottigliati amano esplodere quando viene aperta una fessura, da qui alcune delle eruzioni più spettacolari del 29P”.
L’attuale superesplosione ha aumentato la luminosità della cometa dalla Terra di oltre 200 volte. Se hai accesso a un potente telescopio da cortile, la rivista Sky and Telescope ha una breve guida su come cercare di individuare la cometa irrequieta.
Miles ha anche studiato non solo la cometa stessa, ma anche la possibilità che in futuro possa essere inviata una navicella spaziale per investigarla da vicino. La NASA ha finora rifiutato di finanziare una missione proposta su 29P.