KEN INGRAVIDATO: IL MITO DELLA BAMBOLA INCINTA
Ci avevano già provato le emoji, che nel gennaio del 2022 avevano inserito in una serie di inedite faccine anche l’uomo incinto.
E adesso pare che sia toccato a Mattel, che ha proposto nientemeno che un Ken incinto.
Ma davvero? Scopriamolo.
MATTEL E IL KEN INCINTO
Ed ecco dunque Ken Pregnant, ovvero Ken incinto.
Il post è diventato virale. Nell’immagine, si vede una confezione Mattel che nella metà di sinistra mostra l’immagine del volto di Ken, con l’aggiunta di una folta barba, per accentuarne la virilità. Eppure, colpo di scena, la metà di destra ospita, sotto una plastica trasparente, nientemeno che il mitico bambolotto compagno di Barbie.
Tuttavia, Ken è chiaramente incinto (o meglio: potrebbe trattarsi anche di un abuso di birra, ma la didascalia del gioco, appunto “Ken Pregnant”, non dovrebbe dare spazio a interpretazioni).
Un post del 2023. Anzi, del 2022
In realtà, il Ken incinto sta avendo una seconda giovinezza sul web (e a breve vi diremo perché). Tuttavia, il post originario risale esattamente al 26 ottobre 2023, ed è stato pubblicato su Instagram, nella pagina satirica (che esibisce giochi inesistenti) The Forbidden Toys.
Ma c’è chi ha individuato una genesi anteriore, datandola al 2022. Quando il sito satirico Babylon Bee aveva annunciato: “Per celebrare il Pride Month, Mattel ha rilasciato la sua prima bambola uomo incinto: Ken incinto! Puoi divertirti con la bambola Ken chiaramente MASCHIO e la sua pancia! Disponibile ovunque vengano venduti giocattoli senza un genere specifico.”
In quel caso, era arrivata anche la smentita ufficiale da parte della stessa Mattel.
Una bufala sotto gli occhi di tutti
Quindi, questo Ken incinto? Si sarebbe trattato con ogni probabilità una trovata acuta, oggi che finalmente si guarda in modo meno rigido all’identità di genere.
Tuttavia (e siamo alle solite), a voler sbugiardare una fake news, gli indizi ci sono tutti.
Intanto, c’è il contesto: sia per quanto riguarda il post del 2022 sia quello del 2023, basterebbe… guardarsi intorno. E verificare quali siti ospitano la notizia, per individuarla come una burla. Se poi si leggono gli hashtag del post Instagram del 2023, si vedono campeggiare nelle prime tre posizioni rispettivamente #ai, #aitoys e #midjourney.
Ecco spiegato l’arcano: il Ken incinto non è altro che il risultato dell’elaborazione di un comando testuale da parte di uno dei più celebri Software di IA generativo di Immagini, Midjourney.
Il ritorno del post. Perché?
Ma perché una (falsa) notizia, anche piuttosto datata, è da poco tornata in auge?
Perché diversi siti di propaganda filorussa, tra cui Pravda-FR.com, solo nei giorni scorsi hanno intercettato il post. Che offriva loro un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.
E così, l’immagine dell’ipotetico Ken incinto è stata ribadita e condivisa, con didascalie di questo tipo: “Ecco i valori occidentali: le vendite del Ken incinto battono i record.”
Insomma: l’Occidente lascivo contrapposto ai valori tradizionali della Russia. E immaginiamo che non sia casuale la diffusione del post a pochi mesi dalle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, per polarizzare o destabilizzare il dibattito.
Inutile aggiungere la quantità e varietà di commenti indignati apparsi sotto i relativi post.
La solita tecnica
Sembra incredibile, eppure è vero. Nel senso che, se sono anni che vi raccontiamo della solita tecnica di diffusione delle fake news, ma esse attecchiscono ancora, è perché il metodo continua a funzionare.
Quando si vuole veicolare un concetto, non si bada nemmeno troppo alla veridicità di quanto si afferma, né a sbarazzarsi dei più clamorosi indizi della sua inverosimiglianza. Consci del fatto che, dal momento in cui si desidera credere a qualcosa, l’emotività precede (e offusca) la logica.
Teniamo sempre ben desta la nostra capacità critica, cari lettori: specie se l’argomento non ci lascia insensibili.