In un ulteriore passo per combattere la disinformazione sulla piattaforma, Facebook sta facendo il passo per richiamare pagine che diffondono ripetutamente notizie false.
Se provi a mettere mi piace a una pagina del genere, vedrai un pop-up che dice che la pagina ha “ripetutamente condiviso informazioni false” e che “i fact-checker indipendenti hanno affermato che le informazioni sono false”. Ti verrà quindi presentata la possibilità di tornare alla pagina precedente o di seguire comunque la pagina.
Ci sarà anche un collegamento “ulteriori informazioni” che fornirà ulteriori informazioni sul motivo per cui questa pagina è stata etichettata come tale, nonché un altro collegamento “ulteriori informazioni” che fornirà ulteriori informazioni sul programma di verifica dei fatti di Facebook.
La società ha anche affermato che amplierà le sanzioni per i singoli account Facebook che condividono ripetutamente disinformazione, nel senso che gli altri utenti ne vedranno meno nel loro feed di notizie.
Infine, Facebook ha ridisegnato le notifiche che compaiono quando gli utenti condividono contenuti che i fact-checker hanno etichettato come falsi. La notifica ora includerà l’articolo del fact-checker che spiega perché il post è fuorviante, insieme a un’opzione per condividere quell’articolo. Gli utenti verranno inoltre informati che i post di utenti che condividono ripetutamente notizie false verranno posizionati più in basso nel feed delle notizie, rendendo meno probabile che altri utenti li vedano.
Negli ultimi due anni, Facebook ha introdotto una serie di misure per combattere la disinformazione sulla piattaforma. Questi includono l’introduzione di limiti di inoltro dei messaggi su Messenger, l’incoraggiamento degli utenti a leggere un articolo prima di condividerlo, l’ apposizione di etichette di avvertimento sulle notizie false e, cosa più famosa, il blocco di Donald Trump dall’utilizzo della piattaforma. Nonostante questi sforzi, l’azienda ha ancora molta strada da fare prima di poter affermare di essersi davvero sbarazzata delle fake news.