sabato, Dicembre 21, 2024

Exodus: le premesse di un ambizioso RPG sci-fi all’altezza della dilatazione temporale

ESODUS: UN AMBIZIOSO RPG SCI-FI ANNUNCIATO AI GAME AWARDS 2023
Da Senua’s Saga Hellblade 2 a Dragon Ball Sparking Zero, i Game Awards 2023 hanno dato spazio a numerosi titoli già noti, ma anche a nuovi progetti. Tra questi non potremmo che citare Exodus, un ambizioso RPG sci-fi annunciato sul palco dello show di Keighley da Matthew McConaughey in persona.

Archetype e le sue ispirazioni
Exodus è in sviluppo sin dal 2019, l’anno di fondazione del team che lo sta realizzando: parliamo di Archetype Entertainment, guidato dall’ex Senior Creative Director in Bioware James Ohlen. Questo creativo ha ricoperto ruoli di primaria importanza nella realizzazione di grandi classici del gaming, come i primi due Baldur’s Gate, Star Wars Knights of the Old Republic, Dragon Age Origins e altri.

Più in generale, le fila dello studio hanno continuato a crescere accogliendo altri ex Bioware e sviluppatori con un passato in altri team blasonati, a cominciare da Naughty Dog. Il progetto Exodus non potrebbe che guardare al passato dei suoi creatori, e quindi alle grandi esperienze ruolistiche in cui scelte e conseguenze sono al centro di tutto. Non mancano chiaramente le fonti di ispirazione esterne, a partire dall’Interstellar di Christopher Nolan (McConaughey ha fatto un riferimento specifico alla pellicola durante la presentazione), Dune e Star Wars. In uno dei Q&A Ohlen ha menzionato l’ispirazione ad altre opere che però ha ritenuto opportuno non svelare. Sono infatti collegate intimamente ad alcune caratteristiche del gioco, che verranno illustrate proprio nel corso di gennaio.

La Scienza dietro il gioco e le premesse narrative
Prima di soffermarci sulle premesse narrative di Exodus ci sembra giusto parlare della base scientifica che – stando alle parole del team – sarà di fondamentale importanza all’interno di questo viaggio. Chi ha visto Interstellar dovrebbe già avere familiarità col concetto di dilatazione temporale, col personaggio di McConaughey che quando fa ritorno a casa ritrova la sua bambina ormai anziana, in punto di morte.

Ebbene, anche in Exodus la dilatazione temporale produrrà un impatto narrativo importante: le missioni interstellari del protagonista al limite della velocità della luce lo vedranno trascorrere giorni che per i suoi affetti sul pianeta natale equivarranno a decenni. In una trama che si potrà concludere in vari modi, le nostre scelte avranno quindi una rilevanza primaria, perché potrebbero cambiare il destino dell’intera civiltà umana per generazioni.

Grazie al Cinematic Trailer intitolato “Become the Traveler”, ci è stata data un’idea del modo in cui la dilatazione temporale influirà sul viaggio del Traveler. Nel Video vediamo un esperto della storia umana accompagnare delle persone in una visita guidata, dedicata a un’eroina chiamata Maxine Trent. Grazie a una navicella della civiltà avanzata dei Celestial, l’esploratrice ha dato inizio alla ricerca di tecnologie aliene per dare un futuro all’umanità. La presentazione ha un gran successo e il ricordo di Maxine, ormai deceduta, viene mantenuto vivo nelle menti di coloro che ne hanno ripercorso il cammino tra le stelle.

La guida del museo ha un sussulto quando scopre l’identità di uno dei visitatori: è Tom Vargas, il compagno di Max, rimasto giovane come quando ha dovuto separarsi da lei. Tornato sul pianeta natale, il Traveler non ha potuto far altro che accettare un mondo cambiato, in cui la sua compagna è solo un ricordo. Il trailer insomma ben espone le caratteristiche peculiari di questa avventura oltre i tradizionali “confini del tempo”, in cui per plasmare il futuro dell’uomo in un universo dominato da razze ben superiori dovremo essere disposti a prendere decisioni impossibili.

Inutile dirlo, non possiamo esprimerci in alcun modo sull’effettivo peso delle scelte all’interno dell’avventura o sull’efficacia dell’intreccio, diramazioni incluse. Detto questo, le premesse di Exodus sono certamente riuscite a intrigarci. Restando in materia di trama e personaggi, la figura interpretata da Matthew McConaughey sarà una sorta di mentore per il protagonista, e di volta in volta gli fornirà delle dritte sulle decisioni da prendere. Il nostro alter ego sarà interamente doppiato e dovrà avventurarsi attraverso i sistemi del vasto ammasso stellare Centauri per visitare mondi inesplorati, scoprire i segreti di civiltà perdute e i Reperti dei Celestial.

Ma chi sono questi grandi nemici dell’umanità? Un vasto insieme di popoli alieni, che ospita anche gli antichi Cavalieri della Corona. A quanto pare non c’è stata una vera guerra tra il genere umano i Celestiali, per un motivo ben preciso: i nostri non avrebbero avuto alcuna possibilità di vincerla. Gli addetti ai lavori hanno dichiarato che nell’ammasso stellare di Centauri la specie umana è alla base della catena alimentare. Questa specifica porzione dell’universo è stata scelta come ambientazione perché stando agli sviluppatori potrebbe dare loro il modo di raccontare diverse Storie negli anni a venire, come a voler suggerire la volontà di fare di Exodus il capostipite di un’intera saga.

In aggiunta, Archetype vuole assicurarsi che il finale raggiunto da un giocatore possa restare impresso nella sua mente, al punto da spingerlo a confrontarsi con gli altri utenti per scoprire i loro. Il team sta collaborando con dei grandi autori sci-fi per dar forma a un immaginario articolato e pare proprio che nelle prossime settimane l’identità di questi creativi verrà svelata.

Il protagonista e i suoi compagni
In attesa di conoscere delle informazioni più precise sul protagonista di Exodus, il sito ufficiale ci dice che grazie ai suoi doni genetici potrà sfruttare le tecnologie Celestial come nessun umano sarebbe in grado di fare. Sembra proprio quindi che dovremo padroneggiare le sue capacità per trionfare in scontri da third person shooter completabili in modi differenti. Ci sarà data la possibilità di sfruttare le caratteristiche peculiari delle ambientazioni per riuscirci? Non lo escludiamo. Tra armi futuristiche e la capacità di manipolare uno strano materiale, visibili in alcuni spezzoni di gameplay, speriamo che il gioco ci offrirà una buona varietà offensiva.

Certa è la presenza dei companion, da assassini a inventori, fino a scienziati e soldati, che potremo reclutare per poi lanciarci in missioni dove le loro abilità ed esperienze uniche ci torneranno utili. Alieni ostili e creature mostruose saranno lì ad attenderci, ma in questo ambito ben poco possiamo aggiungere al momento. In definitiva, Exodus è un progetto ambizioso, che poggia su una lore apparentemente stratificata e su idee che, almeno sulla carta, sembrano davvero interessanti.

D’ora in poi però i ragazzi di Archetype dovranno dimostrare la solidità della loro visione, sia in materia di trama che di gameplay, per far sì che il futuro di Exodus possa rivelarsi luminoso, come quello dell’umanità che saremo chiamati a proteggere nei panni del Traveler.

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