venerdì, Ottobre 18, 2024

Euclid: l’indagine del telescopio spaziale europeo nell’universo oscuro

EUCLID INIZIA LA SUA MISSIione PRINCIPALE

Dopo mesi di test e collaudi, il telescopio spaziale dell’ESA Euclid ha iniziato la sua missione principale: osservare in grande dettaglio un terzo del cielo, per mappare forma e distanza di miliardi di galassie. Lo scopo è trovare indizi che possano dipanare il mistero della materia oscura e dell’energia oscura, che si ritengono rispettivamente responsabili della formazione delle galassie e dell’espansione accelerata dell’Universo. Per farla, Euclid realizzerà la più dettagliata mappa 3D di miliardi di galassie fino ad una distanza di circa 10 miliardi di anni luce.

PROBLEMI DURANTE LA FASE DI MESSA A PUNTO

La fase di messa a punto del telescopio è durata più del previsto, a causa di un problema che ha richiesto di ridisegnare completamente la campagna di osservazione della volta celeste, che richiederà 6 anni di lavoro. Euclid effettuerà con i suoi strumenti 40.000 “scatti”, ciascuno con un’esposizione di 70 minuti e capace di coprire una porzione di cielo pari a circa 0,7 x 0,7 gradi in un colpo solo. Si stima che ogni scatto potrà immortalare 50.000 galassie lontane.

ECCO COME IL PROBLEMA E’ STATO SUPERATO

Durante i primi test dello scorso autunno, era emerso che le Immagini catturate nel visibile da uno dei due strumenti di Edge (il secondo lavora nell’infrarosso), a certe angolazioni presentavano luce spuria proveniente dalla scudo termico che protegge il telescopio dal Sole, compromettendo così il piano di osservazione originario. “Dopo un’intensa attività di troubleshooting, i team scientifici, ingegneristici e industriali hanno scoperto che per far sparire questa luce, Euclid doveva osservare con un diverso orientamento rispetto al Sole” ha raccontato in una nota João Dinis, dell’Università di Lisbona e responsabile della ri-progettazione della pianificazione della campagna di osservazione. “Ciò significava che il piano di osservazione originale non avrebbe più funzionato. Abbiamo dovuto rapidamente elaborare una nuova strategia, implementarla e testarla”. Il telescopio impiega diversi minuti a orientarsi da un obiettivo all’altro dopo ogni scatto, tempo che va conteggiato insieme a quello di osservazione, nel disegnare un programma compatibile con l’orbita intorno al Sole di Euclid che si trova stazionato sul punto di Lagrange L2 e l’area del cielo da osservare.

IL NUOVO PROGRAMMA E GLI OBIETTIVI DELLA MISSIONE

Nonostante il nuovo programma sia meno efficiente del precedente, con alcune sovrapposizioni, gli obiettivi della missione restano confermati. Euclid osserverà gran parte del cielo al di fuori del piano della Via Lattea (in azzurro nella mappa in alto). Sono previste anche tre aree di osservazione profonda (in giallo), una nell’emisfero nord e due in quello sud. Di queste ultime, quella denominata Euclid Deep Field South si trova nella Costellazione dell’Orologio e non è stata mai oggetto di alcuna campagna di osservazione in campo profondo ed è pertanto di grande interesse.

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