sabato, Ottobre 5, 2024

Digitalizzazione delle pmi europee: valore di 630 miliardi di euro all’anno

## LA SITUAZIONE DELLE PMI EUROPEE NELLA DIGITAL TRANSFORMATION

Una spinta alla digitalizzazione delle pmi europee rimaste indietro nella digital transformation potrebbe valere ulteriori 628 miliardi di euro di crescita l’anno per l’economia dell’Ue, secondo gli analisti di Sage, che hanno condotto un sondaggio tra 15.000 piccole e medie imprese di 15 Paesi Ue rappresentative del tessuto industriale europeo. L’attuale tasso medio di adozione del digitale in tutta Europa è del +16% annuo, ma c’è un’ampia quota di pmi che cresce in digitalizzazione a ritmi inferiori al +4%. L’Italia è terza in classifica per valore dell’aumento di Pil stimato: 100 miliardi di euro, dopo i 205 miliardi stimati per la Germania e i 140 per la Francia.

## L’IMPORTANZA DELLA Tecnologia DIGITALE

Lo studio di Sage, intitolato “Manifesto for Eu Sme Policy”, ha identificato come la tecnologia digitale consente alle pmi di vendere una maggiore quantità di beni e servizi ai clienti; diminuire il costo dei beni e servizi venduti; ridurre le spese operative; operare in modo più efficiente e sostenibile. Questi quattro ingredienti fanno crescere il valore aggiunto lordo (Val), una misura principale delle dimensioni dell’economia.

## PMI, 5 STRATEGIE CHIAVE PER IL SUCCESSO DEL DECENNIO DIGITALE

Secondo Sage, per ottenere i benefici evidenziati nel Decennio digitale dell’Ue per le imprese, sarà fondamentale un approccio congiunto che comprenda incentivi finanziari, offerta di formazione e orientamento e realizzazione dell’ambizioso programma di regolamentazione del settore tecnologico dell’Ue, dall’Ai act al pacchetto sull’Iva (Vat in the Digital Age, ViDA) alla Corporate sustainability reporting directive (Csrd).

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## FATURAZIONE ELETTRONICA

Lo studio traccia un collegamento fondamentale tra fatturazione elettronica e flusso di cassa. Il pacchetto Ue sull’Iva nell’era digitale (ViDA) può creare un ambiente favorevole affinché le pmi possano essere pagate in tempo, aumentare il flusso di cassa e godere di una maggiore produttività nelle loro operazioni commerciali.
Si tratta di un’area in cui le pmi italiane eccellono, ma in generale, in Ue, l’81% delle pmi dichiara di essere pronto a integrare la fatturazione elettronica nelle proprie operazioni. Inoltre il 67% riconosce il potenziale della fatturazione elettronica nel ridurre l’incidenza delle frodi nei rispettivi settori.

## DIGITAL BY DEFAULT

Anche l’approccio digital by default aiuta a contrastare i ritardi di pagamento. Sage elogia il pacchetto dell’Ue di aiuti alle pmi (Sme Relief Package) proposto dalla Commissione a settembre 2023 per rafforzare la competitività delle pmi e la loro resilienza.

## L’ADOZIONE RESPONSABILE DELL’AI

L’Ai Act rappresenta un passo normativo cruciale per garantire che l’Ai sia una tecnologia affidabile e sicura, consentendone la rapida adozione da parte delle pmi e di altre imprese. In questo contesto, l’adozione dell’Ai da parte delle pmi è aumentata rapidamente. Secondo i dati di Sage, un terzo (34%) delle pmi ha abbracciato le tecnologie Ai, anche se solo l’11% riferisce che attualmente funziona in modo efficace, mentre il resto (23%) ne sta ancora migliorando l’implementazione.

## L’Identità Digitale DELLE IMPRESE

Anche la proposta dello European Digital identity framework è considerata da Sage importante, ma occorrerà uno sforzo di promozione e diffusione tra le pmi. Dodici mesi dopo l’adozione, questa proposta imporrà agli Stati membri di emettere portafogli europei di identità digitale (Ediw) secondo uno schema di identificazione basato su standard tecnici comuni.

Le pmi dell’Ue è fiducioso che la digital Id porterà vantaggi alla loro attività e il 70% è sicuro che rafforzerà la sicurezza dei dati. Il 60% ritiene che permettere transazioni digitali più veloci (60%), autenticazione sicura (52%) e un significativo risparmio di tempo (fino a 6 ore settimanali).

## REPORT DI SOSTENIBILITÀ: L’INFRASTRUTTURA DATI

La Corporate sustainability reporting directive (Csrd) dell’Ue stabilisce nuove regole per la divulgazione dei parametri di sostenibilità e Esg da parte di tutte le grandi società quotate. Per le pmi verranno individuati standard di rendicontazione settoriali e volontari.

L’Ue dovrebbe accelerare gli sforzi per costruire l’infrastruttura dati necessaria per supportare le pmi nella rendicontazione della sostenibilità. Ciò potrebbe includere lo sviluppo di strumenti e dataset condivisi, la definizione di modelli di dati comuni e lo sfruttamento degli archivi di dati esistenti.

## CONCLUSIONE

Il mondo delle pmi europee sta vivendo una svolta digitale senza precedenti, ma c’è ancora molto lavoro da fare affinché tutte le imprese possano beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla digitalizzazione. L’Unione Europea e i singoli Stati membri hanno un ruolo cruciale nel supportare le pmi e nell’accelerare l’adozione delle nuove tecnologie, garantendo al contempo un approccio responsabile e sostenibile. Solo con un impegno congiunto, si potrà realizzare il pieno potenziale delle pmi europee nel panorama digitale in continua evoluzione.

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