venerdì, Novembre 15, 2024

Decifrati papiri di Ercolano: ricerca e premio di 700.000 dollari

DECIFRATI ANTICI PAPIRI DI ERCOLANO: UN SUCCESSO GRAZIE ALL’Intelligenza Artificiale E ALLA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE

Antichi papiri di Ercolano risalenti all’eruzione del Vesuvio del 79 sono stati parzialmente decifrati grazie all’ausilio di un sistema di apprendimento automatico. Oltre alla collaborazione internazionale di vari esperti: tre di questi hanno ricevuto, per il loro contributo, 700 mila dollari, come parte del progetto Vesuvius Challenge. Altri tre gruppi hanno ricevuto ciascuno 50 mila dollari. “Ciascuno di questi gruppi ha proposto nuovi approcci alle complessità del campionamento e dell’etichettatura dell’inchiostro“, hanno riferito gli organizzatori.

LA NASCITA DELLA VESUVIUS CHALLENGE

La Vesuvius Challenge è stata avviata a marzo 2023 quando il professore di scienze informatiche dell’Università del Kentucky nonché componente dell’EduceLab Brent Seales ha collaborato con gli imprenditori Nat Friedman e Daniel Gross per lanciare la Vesuvius Challenge.

UN DECIFRAGGIO DI SUCCESSO

In particolare, Youssef Nader, Luke Farritor e Julian Schilliger sono riusciti a decifrare 15 colonne di testo da 140 caratteri ciascuno, per un totale di oltre 2.000 caratteri, ben al di sopra di quanto ne erano stati chiesti per partecipare alla competizione, inaugurata per accelerare i lavori sui papiri di Ercolano.

Le varie traduzioni sottoposte sono state valutate da un apposito gruppo di esperti. “Abbiamo speso tutto gennaio esaminando attentamente tutte le proposte”, hanno riferito gli organizzatori. “Il nostro gruppo di eminenti papirologi ha lavorato giorno e notte per esaminare le 15 colonne di testo delle candidature anonime, mentre il gruppo di tecnici ha riprodotto e valutato il codice e i metodi inviati”.

SFIDE TECNICHE E COSTI ELEVATI

Il problema di questa delicata operazione riguarda l’impossibilità di aprire i papiri: quando ci si è provato sono stati ottenuti pessimi risultati perché sono stati danneggiati. Così sono stati scansionati alcuni papiri dall’Institut de France presso l’acceleratore di particelle di Oxford. Queste scansioni in alta definizione sono state caricate online ed è stato istituito un premio di un milione di dollari a chi avesse aiutato a migliorare il sistema di riconoscimento dei caratteri a raggi X; che quindi dev’essere usato senza poter aprire i papiri, scoperti nel diciottesimo secolo.

Decifrare questi papiri attraverso un approccio ibrido che usa sia il tracciamento manuale sia gli algoritmi è costoso. I creatori del progetto hanno stimato per costi 100 dollari per ogni centimetro quadrato. I papiri sono lunghi 15 metri e larghi fra i 10 e i 20 centimetri: perciò ricostruire cosa c’è scritto su un unico papiro può costare fra 1 e 5 milioni di dollari.

Considerato che ci sono 800 papiri che devono essere letti, potrebbe costare anche più di centinaia di milioni srotolarli tutti“, dicono i ricercatori. “Chiaramente non è pratico. Inoltre, ci sono parti dei papiri che sono compressi, le attuali tecniche non ci permettono di srotolarli“.

IL FUTURO DELLA DECODIFICA DEI PAPIRI

Da qui la necessità di evolvere ancora di più la tecnica, in modo da abbassare i costi fino a 5.000 dollari, o anche meno, per ogni papiro. “Potrebbe essere persino possibile automatizzarla“, secondo i ricercatori. Per il 2024 i ricercatori si sono posti l’obiettivo di leggere il 90% di quattro papiri” e si aspettano, se riuscissero a ottenere i miglioramenti previsti, di riuscire a completare il progetto entro il 2026.

La decifrazione dei papiri di Ercolano rappresenta una sfida entusiasmante e complessa che combina antichi manoscritti con tecnologie moderne. Il lavoro dei ricercatori e la collaborazione internazionale hanno dimostrato che, con perseveranza e innovazione, è possibile gettare nuova luce su importanti documenti storici.

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