l 6 luglio 2023 ha segnato l’introduzione ufficiale del domicilio digitale: facendo una scelta volontaria sul portale web appositamente predisposto per l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD) istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sarà possibile associare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) e gestire, ricevere e inviare diversi documenti in relazione alle interazioni con gli enti pubblici.
In particolare, sarà possibile ricevere via email notifiche ufficiali aventi validità legale come multe, notifiche fiscali, avvisi di pagamento, rimborsi e detrazioni fiscali. Ma come funziona esattamente il domicilio digitale? Ecco tutto quello che devi sapere.
Cos’è l’INAD?
L’INAD, o Indice Nazionale dei Domicili Digitali, è un servizio creato per le persone fisiche, i professionisti e altre organizzazioni private non obbligate a registrarsi in albi professionali, elenchi o registri o nel Registro delle Imprese.
Che cos’è un domicilio digitale?
Un domicilio digitale è l’indirizzo di una Posta Elettronica Certificata (PEC) o un servizio di recapito elettronico certificato qualificato, come definito dal regolamento Eidas, che possiede valore legale per le comunicazioni elettroniche.
Chi può eleggere il proprio domicilio fiscale sull’indice?
Le persone fisiche che hanno raggiunto la maggiore età e che sono in grado di agire, i professionisti che esercitano professioni non strutturate in ordini, albi o collegi e le organizzazioni private non obbligate a registrarsi nell’INA-PEC, possono farlo.
Quali costi comporta questa iscrizione?
L’accesso al servizio è completamente gratuito e non comporta costi aggiuntivi. Inoltre, l’utilizzo del domicilio digitale può portare a risparmi sui costi di altri servizi, come quelli di spedizione postale e invio di comunicazioni con valore legale.
Quali documenti può inviare la pubblica amministrazione a un domicilio digitale?
L’amministrazione pubblica può inviare tutte le comunicazioni con valore legale ai sensi del codice dell’amministrazione digitale, come rimborsi fiscali, detrazioni fiscali, accertamenti e rapporti di sanzioni amministrative.
È possibile attivare una PEC sull’INAD?
No, non è possibile. Gli indirizzi PEC devono essere attivati attraverso un gestore autorizzato. Una volta ottenuta la PEC, è possibile designarla come domicilio digitale.
Chi può consultare l’INAD?
L’indice è liberamente consultabile da chiunque, senza necessità di autenticazione.
È possibile condividere il proprio domicilio digitale con qualcuno?
No, il domicilio digitale è personale e non può essere condiviso con altre persone.
Come si accede all’INAD?
Ci sono tre metodi per accedere all’indice: attraverso SPID, la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Le organizzazioni devono registrarsi tramite il loro rappresentante legale o un delegato autorizzato.
Quando è possibile utilizzare il servizio?
Il servizio è disponibile quasi sempre, 24 ore al giorno. L’unica eccezione è tra l’una di notte e mezzanotte quando il sistema viene aggiornato.