sabato, Settembre 7, 2024

Chrome non riconoscerà più i certificati digitali Entrust: le conseguenze

**CHROME DISCONOSCE I CERTIFICATI DIGITALI ENTRUST: COSA SIGNIFICA E QUALI SONO LE CONSEGUENZE**

Un’AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE (CA) è un’entità di fiducia che emette certificati digitali. Questi certificati sono utilizzati per confermare l’identità di siti Web e consentire connessioni sicure tramite protocollo HTTPS. Utilizzando modalità di verifica diverse, a seconda della tipologia di certificato, le CA verificano le identità dei richiedenti prima di emettere un nuovo certificato. Le CA devono rispettare rigorosi standard di Sicurezza e conformità, poiché un certificato compromesso potrebbe mettere a rischio la sicurezza degli utenti e delle loro informazioni.

Google ENTRA A GAMBA TESA: DAL 1° NOVEMBRE NON RICONOSCRÀ PIÙ I NUOVI CERTIFICATI DIGITALI ENTRUST

In un lungo post pubblicato sul blog dell’azienda, Google ha annunciato che dal 1° novembre 2024 Chrome non riconoscerà più di default i certificati TLS emessi da Entrust dopo il 31 ottobre 2024. La società di Mountain View racconta che la decisione è stata presa a causa di una serie di problemi legati alla fiducia e all’affidabilità di Entrust come autorità di certificazione. Google mette nero su bianco che Entrust avrebbe ripetutamente evidenziato problemi nel rispettare le normative di sicurezza e conformità richieste per le autorità di certificazione. Inoltre, la CA in questione non sarebbe riuscita ad applicare contromisure adeguate, mostrando una certa inerzia nel risolvere i problemi segnalati pubblicamente. L’azienda guidata da Sundar Pichai, a riprova delle sue affermazioni, cita il report di Mozilla con le segnalazioni raccolte nel tempo. A partire da Chrome 127, tutti i certificati di autenticazione firmati da Entrust dopo il 31 ottobre 2024 non saranno più considerati attendibili. La misura sarà automaticamente applicata su tutte le principali piattaforme: Windows, macOS, ChromeOS, Android e Linux. L’intervento non riguarderà invece Chrome per iOS perché Apple non permette l’uso di liste di root CA personalizzate, come il “Chrome Certificate Verifier” e il “Chrome Root Store”.

IL VOSTRO SITO È INTERESSATO DAL BLOCCO IMPOSTO DA GOOGLE?

Da qui a fine ottobre 2024, è importante verificare la CA che ha emesso il certificato digitale usato sul proprio sito Web. Anche se, come riportato in precedenza, il blocco riguarderà solamente i certificati TLS emessi da Entrust dopo il 31 ottobre prossimo, Google suggerisce comunque di appoggiarsi a un’altra CA. Se si utilizza Chrome o un Browser derivato da Chromium, è importante cliccare sul pulsante che si trova a sinistra dell’URL del sito Web, nella barra degli indirizzi, quindi scegliere La connessione è sicura, Il certificato è valido. Qualora nella sezione Emesso da, in corrispondenza di Organizzazione (O), si leggesse Entrust o AffirmTrust, è richiesto l’intervento dell’amministratore del nome di dominio. Il rapporto tra browser e CA è cruciale per la sicurezza online. Le CA devono mantenere standard elevati per garantire che le connessioni tra i browser e i siti Web siano sicure e affidabili. La decisione di Google di interrompere la fiducia nei certificati di Entrust evidenzia l’importanza della conformità e della responsabilità nel mantenere un ecosistema Internet sicuro. Google, come altri “big” del settore, ha aspramente criticato il progetto europeo legato all’introduzione dei certificati digitali QWAC: la loro adozione, prevista nel regolamento eIDAS 2.0, potrebbe far balzare indietro la sicurezza sul Web di almeno 12 anni. L’immagine in apertura è tratta dalla home page di Google Chrome.

In conclusione, la decisione di Google di non riconoscere più i certificati digitali emessi da Entrust dopo il 31 ottobre 2024 avrà un impatto significativo sulle connessioni sicure su Internet. È fondamentale che le CA rispettino rigorosi standard di sicurezza e conformità per garantire la sicurezza degli utenti. E gli utenti, a loro volta, dovranno prestare attenzione e agire di conseguenza per mantenere la sicurezza delle proprie connessioni online.

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