martedì, Novembre 19, 2024

Chat Control 2.0: il rischio per la privacy dei messaggi privati

**CHAT CONTROL 2.0: UNA MINACCIA ALLA PRIVACY DEGLI UTENTI**

Il politico tedesco Patrick Breyer ha riportato all’attenzione il dibattito riguardante la proposta di legge conosciuta come Chat Control 2.0. Questa normativa potrebbe obbligare gli sviluppatori di App di Messaggistica a consentire l’accesso da parte di terzi al contenuto dei messaggi privati degli utenti, senza alcun consenso da parte di questi ultimi.

La proposta di legge, che sembrava aver perso slancio dopo le numerose critiche ricevute, ha suscitato preoccupazioni a causa della presunta sproporzione tra la necessità di combattere reati online e l’instaurazione di un sistema di sorveglianza di massa come quello proposto da Chat Control 2.0.

**L’ATTACCO ALLA CRITTOGRAFIA END-TO-END E LA VORACITÀ DEL CONTROLLO DEI CONTENUTI**

Patrick Breyer ha evidenziato come l’applicazione delle disposizioni previste dalla normativa europea potrebbe costringere i gestori delle principali reti di messaggistica a segnalare i messaggi sospetti, che verrebbero esaminati da soggetti designati per tale compito.

Questa attività minaccia il principio della crittografia end-to-end, che è stata a lungo considerata un pilastro della privacy online. Fino ad oggi, gli utenti potevano comunicare tra loro con la certezza che i loro messaggi non fossero accessibili a terzi, almeno nelle app che supportano la crittografia end-to-end.

**LE ESCLUSIONI RICHIESTE DAGLI ALTI FUNZIONARI DELL’UNIONE EUROPEA**

È stato evidenziato come alti funzionari dell’Unione Europea abbiano cercato esenzioni rispetto alla regolamentazione proposta. Secondo quanto riportato da un’organizzazione francese, i ministri degli interni dell’UE vorrebbero escludere gli account professionali del personale delle agenzie di intelligence, della polizia e dell’esercito dalla scansione dei contenuti delle chat e dei messaggi.

Inoltre, sarebbe stata avanzata la richiesta di esentare i messaggi classificati come “segreti professionali” dalla scansione automatizzata dei contenuti, che invece coinvolgerebbe tutti gli altri cittadini dell’Unione.

**LA QUESTIONE DEI “SEGRETI PROFESSIONALI” E LA CRITICA DI BREYER**

Patrick Breyer ha sottolineato che nessun provider o algoritmo è in grado di determinare se una comunicazione costituisca un “segreto professionale”. Questo solleva dubbi sulla possibilità di escludere determinate comunicazioni dalla scansione dei contenuti, come previsto da Chat Control 2.0.

Breyer ha criticato aspramente la proposta di legge, definendola una forma di sorveglianza di massa che mette a rischio la privacy dei cittadini, anziché proteggerli. A questo si aggiunge la ferma opposizione della Germania alla normativa, che ha confermato il diritto degli individui all’utilizzo della crittografia per preservare la propria riservatezza.

La discussione su Chat Control 2.0 è ancora aperta, e il dibattito sul bilanciamento tra Sicurezza e privacy online continua a suscitare polemiche e preoccupazioni tra i difensori dei diritti digitali e dei principi fondamentali della privacy online.

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