sabato, Settembre 21, 2024

C’è stato il primo incontro tra Garante e OpenAI per ChatGPT

Oggi si è svolto il primo incontro tra il Garante della privacy e OpenAI per trovare una soluzione sull’uso dei dati degli utenti, in seguito alla chiusura di ChatGPT in Italia. Secondo Mira Murati, Chief Technology Office di OpenAI, l’applicazione è conforme al GDPR e gli utenti italiani vogliono nuovamente accedere al servizio, dunque si troverà una soluzione condivisa.

L’opinione pubblica favorevole a OpenAI

Mira Murati, CTO di OpenAI, ha confermato in un’intervista che l’azienda sta dialogando con il Garante della privacy per riattivare il servizio ChatGPT al più presto, in quanto gli italiani vogliono utilizzarlo. Ha anche affermato che OpenAI rispetta il GDPR e informa gli utenti su come vengono elaborati i loro dati attraverso l’informativa sulla privacy. Nonostante il bug che ha permesso di visualizzare alcuni dati di pagamento, Mira Murati non ha confermato se ci sono stati utenti italiani coinvolti. In merito alle risposte sbagliate di ChatGPT, ha sottolineato che la tecnologia è in costante evoluzione e migliorata grazie ai feedback degli utenti.

OpenAI rispetta il GDPR e il divieto di sviluppare intelligenze artificiali

In seguito alla richiesta di Elon Musk e di alcuni esperti del settore di fermare lo sviluppo delle intelligenze artificiali per almeno sei mesi, Mira Murati ha dichiarato che il progetto GPT-4 ha richiesto più di sei mesi per renderlo sicuro e che lo sviluppo di GPT-5 non è ancora iniziato. OpenAI rispetta le norme europee e si è aperta alla ricerca di soluzioni a lungo termine per ChatGPT e per garantire la conformità alle nuove regole.

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