lunedì, Settembre 16, 2024

Cause multibillionarie per violazione copyright giornalismo

Il New York Times sta citando in giudizio OpenAI e Microsoft per violazione del copyright, sostenendo che le due aziende abbiano costruito i loro modelli di Intelligenza Artificiale “copiando e utilizzando milioni” di articoli della pubblicazione e ora “competono direttamente” con i suoi contenuti come risultato. Come delineato nel ricorso, il Times afferma che i grandi modelli linguistici di OpenAI e Microsoft (LLM), che alimentano ChatGPT e Copilot, “possono generare output che recita testo del Times testualmente, lo riassume strettamente e imita il suo stile espressivo.” Ciò “minaccia e danneggia” la relazione del Times con i lettori, sostenendo anche che priva il Times di “entrate da abbonamenti, licenze, pubblicità e affiliazioni.”

Il ricorso sostiene anche che questi modelli di intelligenza artificiale “minacciano il giornalismo di alta qualità” danneggiando la capacità dei media di proteggere e monetizzare i contenuti. “Attraverso il Bing Chat di Microsoft (recentemente rinominato come “Copilot”) e ChatGPT di OpenAI, i convenuti cercano di fare uso gratuito dell’enorme investimento del Times nel giornalismo per costruire prodotti sostitutivi senza il permesso o il pagamento”, afferma il ricorso. Nel frattempo, il rilascio di modelli di intelligenza artificiale addestrati sui contenuti del Times si è rivelato “estremamente redditizio” sia per Microsoft che per OpenAI, afferma il ricorso. La pubblicazione afferma di aver cercato di negoziare con entrambe le aziende per mesi per “garantire di ricevere un giusto compenso per l’uso dei suoi contenuti”, ma non è riuscita a trovare una soluzione. Né OpenAI né Microsoft hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento del New York Times.

La pubblicazione cita in giudizio entrambe le aziende per violazione del copyright e chiede che siano ritenuti responsabili per “miliardi di dollari in danni statutari ed effettivi” per aver copiato le sue opere. Chiede anche al tribunale di impedire a OpenAI e a Microsoft di addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale utilizzando i suoi contenuti, nonché di rimuovere il lavoro del Times dai dataset delle aziende.

Il New York Times è una delle numerose testate giornalistiche che negli ultimi mesi ha bloccato il crawler web di OpenAI, impedendo all’azienda di continuare a estrarre contenuti dal suo sito web e utilizzare i dati per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Anche la BBC, CNN e Reuters hanno deciso di bloccare il crawler web di OpenAI. Altre pubblicazioni, tuttavia, stanno abbracciando l’intelligenza artificiale – o almeno i compensi che ne derivano. Axel Springer, proprietaria di Politico e Business Insider, ha siglato un accordo con OpenAI all’inizio di questo mese che consente a ChatGPT di estrarre informazioni direttamente da entrambe le fonti, mentre l’Associated Press permette a OpenAI di addestrare i suoi modelli sulle sue Notizie per i prossimi due anni.

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