giovedì, Dicembre 19, 2024

Bard diventa più potente in Italia grazie a Gemini Pro

Google ANNUNCIA LA NUOVA POTENZA DI Bard CON GEMINI PRO

Il chatbot di Google, Bard, diventa più potente anche in Italia grazie all’uso del nuovo modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) Gemini Pro. Lo ha annunciato Google portando Bard con Gemini Pro in oltre 40 lingue in 230 Paesi, dopo averlo introdotto per la prima volta in lingua inglese a dicembre dello scorso anno.

IL PACCHETTO 1.0 DI LLM DI GOOGLE

Gemini Pro fa parte del pacchetto 1.0 di LLM presentati alla fine del 2023 da Google, che comprende Gemini Ultra, cioè il modello più grande e potente pensato per compiti complessi; Gemini Nano (a sua volta diviso in Nano-1 e Nano-2) che è il modello più efficiente e più piccolo pensato soprattutto per i dispositivi mobili e presente nel Pixel 8 Pro; e appunto Gemini Pro, che può adattarsi a un’ampia gamma di attività.

I MODELLI GEMINI 1.0

I modelli Gemini 1.0 sono multimodali, quindi possono ricevere input sotto forma di testo, Immagini, audio, Video e codice di Programmazione.

IL POTENZIAMENTO DI BARD CON GEMINI PRO

Il chatbot Bard – simile a ChatGPT di OpenAI che però è basato sull’LLM GPT-3.5 o GPT-4 – precedentemente era alimentato dal modello LaMDA, che era unimodale e poteva produrre solo testo; ma nel maggio 2023 è stato abbinato al modello PaLM 2, che è multimodale ma meno potente rispetto a Gemini Pro. Bard con Gemini Pro può creare anche immagini dallo loro descrizione testuale, ma per adesso solo per la lingua inglese, grazie al modello Imagen 2.

L’ICONA “G” PER VERIFICARE LE RISPOSTE

Inoltre, Bard ha ricevuto anche l’icona “G” (il logo di Google) visibile alla fine delle risposte in oltre 40 lingue oltre all’inglese. Questa icona serve a effettuare una verifica sulle risposte date da Bard. Trattandosi di modelli che producono le loro risposte in base alla relazione statistica tra le parole dei dati di addestramento, gli LLM possono commettere errori. L’icona G permette di confrontare il responso di Bard in Google Search, e di fornire frasi evidenziate in rosso o in verde a seconda della correttezza o meno dell’informazione data.

LA POSSIBILE MODIFICA DEL NOME DI BARD

Secondo lo sviluppatore di App Android Dylan Roussel, Google avrebbe in mente di cambiare il nome di Bard in Gemini, associandolo quindi a quello dello stesso modello che gli dà vita. Il cambio di nome sarebbe comparso nel changelog della web app di Bard.

In conclusione, Google si appresta a portare i suoi chatbot ad un nuovo livello di evoluzione, offrendo agli utenti una esperienza sempre più ricca e potente.

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