venerdì, Novembre 15, 2024

Aumenti 2024 e nuove tendenze: report AGCOM e prospettive del mercato

AGCOM Statistiche: RINCARO TELEFONIA E COMUNICAZIONI NEL 2024. ECCO I DATI DEL QUARTO REPORT

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’AGCOM, ha pubblicato il quarto report dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, relativo ai primi 9 mesi del 2023, dei settori delle comunicazioni, tra telefonia fissa e mobile, delle piattaforme online, del spedizioni, dei settori televisivo ed editoriale.

Ecco un sunto dei dati più interessanti emersi dal report dell’AGCOM, attraverso il link in FONTE potete comunque consultare il report integrale dell’Autorità. Di seguito invece la denuncia di Assoutenti sulla stangata telefonica in arrivo sulle famiglie nel 2024 per effetto dei rincari generalizzati.

RETE FISSA E MOBILE
Rete fissa

A fine settembre 2023 gli accessi complessivi di rete fissa hanno mostrato una flessione di 91mila unità su base annua e un complessivo intorno alle 20 milioni di linee. Positivo per il progresso il fatto che le linee in rame si siano ridotte di 168mila unità su base trimestrale e di circa 857mila sull’anno precedente. Le linee FTTC, cioè la fibra misto rame, rappresentano meno della metà degli accessi alla rete. In lieve aumento, +140mila unità su base annua, i collegamenti FWA (qui il nostro approfondimento) a fine settembre 2023 ammontavano a 2,07 milioni di linee.

Per quanto riguarda la velocità delle connessioni, l’Osservatorio AGCOM rileva un consistente aumento delle prestazioni delle connessioni a internet in commercio. Gli accessi alla rete con velocità pari o maggiori a 100 Mbps erano, al termine del settembre scorso, pari al 71,8% del totale contro il 69,6% di giugno 2023, mentre portando molto più indietro il confronto, a settembre di 4 anni fa, la crescita è molto più pronunciata: allora erano il 37,4% del totale.

Questi gli operatori di rete fissa con il parco clienti più abbondante:

TIM: 38,4% del mercato
Vodafone: 16,5%
WindTre: 14,2%
Fastweb: 13,8%.

Rete mobile

Per quanto riguarda la rete mobile considerando sia le SIM human che le M2M (Machine to Machine), quelle attive in Italia sono 108,5 milioni, con un aumento su base annua di 1,4 milioni.

I leader considerando entrambe le tipologie (flettono leggermente i tre principali operatori, salgono di poco le quote di Iliad, l’unico a non aver rimodulato o aderito al “trend” dell’adeguamento annuale dei prezzi al tasso di inflazione):

TIM 27,9% delle SIM attive in Italia
Vodafone 27,2%
WindTre 23,7%
Iliad 9,7%
altri 11,5%.

Considerando invece solo le SIM human, per l’86,7% linee residenziali e nell’89,7% dei casi si tratta di contratti prepagati, la classifica è diversa:

WindTre 24,7%
TIM 24,2%
Vodafone 21,9%
Iliad 13,3% (+1,4% su base annua, dato non disponibile per gli altri operatori).

Iliad comunque è l’unico tra i maggiori operatori a crescere su base trimestrale, premiate evidentemente le scelte da parte dei consumatori sull’assenza di rimodulazioni e sulla promessa di prezzi che non variano nel tempo.

La stima sul traffico medio unitario giornaliero da mobile nel periodo gennaio-settembre 2023 per le human è di 770 MB, in crescita del 22,4% rispetto al 2022 e di oltre il 240% sul corrispondente periodo del 2019, quando il valore non superava i 220 MB.

PIATTAFORME ONLINE
Nel mese di settembre 2023 circa 43,9 milioni di utenti unici hanno navigato in rete per un totale, in media, di oltre 64 ore. Ai primi posti ci sono i soliti noti, i “big” internazionali cioè Google, Facebook, Amazon e Microsoft seguiti dai siti e applicazioni dei principali gruppi editoriali nazionali, dunque Rcs o Gedi. L’informazione generalista attira un numero maggiore di utenti: 37,3 milioni di utenti unici a settembre, in calo di 2 milioni su settembre 2022. In testa il Corriere della Sera (28,6 milioni di utenti unici tra sito e applicazioni), poi La Repubblica (27,8), terzo Tgcom24 (21,7).

Sulle piattaforme di commercio elettronico:
oltre 38 milioni di utenti unici a settembre
+108 mila su settembre 2022.

Amazon: 35,7 milioni di utenti unici, +1,4% su settembre 2022
eBay: 16,6 milioni, -2,3%
Temu: 14,3 milioni (nessuna percentuale perché attiva da meno di un anno, a giugno al terzo posto c’era subito.it).

Sulle piattaforme di Streaming di film, Serie TV ed eventi a settembre 2023 15,3 milioni di utenti, con una flessione di 23 mila sull’anno. Questa la ripartizione nei primi 9 mesi dell’anno:

Netflix 8,8 milioni di utenti unici (-1,7% sul medesimo periodo del 2022)
Amazon Prime Video 6,5 milioni (+0,9%)
Disney+ oltre 3,5 milioni (+0,9%)
DAZN 2,1 milioni (-10,8%)
SKY/Now 1,1 milioni (+16,4%).

Analizzando il tempo trascorso dagli utenti sulle principali piattaforme che offrono servizi esclusivamente a pagamento a settembre 2023, AGCOM rileva una flessione del 9,4% su settembre 2022. Nei primi nove mesi dell’anno però complessivamente i principali operatori:

Netflix è passata dalle 291 milioni di ore nei primi 9 mesi 2022 ai 272 milioni del 2023, calo del 6,6%
Amazon Prime Video -23,2%, è a 40 milioni di ore nei primi 9 mesi 2023 contro i 52 milioni dello scorso anno
Disney+ passa da 22 a meno di 18 milioni di ore
Dazn da 8 a 5 milioni di ore
Now è l’eccezione, è cresciuta è del 22,2%.

Per quanto riguarda i Social Network, le piattaforme hanno raggiunto nel loro complesso quasi 39 milioni di utenti unici, con una crescita su base annua sia dei visitatori (+142mila) che del tempo dedicato alla navigazione tra i contenuti (22,5 ore a settembre, circa 2 ore in più su base annuale). Nello specifico:

Facebook è a 36,7 milioni di utenti, sostanzialmente stabile rispetto a settembre 2022
Instagram è a 32,7 milioni di visitatori, con una “crescita su tutto il periodo analizzato”
TikTok ha aumentato il numero di visitatori rispetto allo scorso anno del 25,5%
X (ex Twitter) rispetto a settembre 2022 ha accolto il 15% di visitatori in più.

SI PROSPETTA ‘STANGATA’ DA 770 MILIONI DI EURO

Il presidente dell’associazione, Gabriele Melluso, ha riassunto così il 2024 “telefonico” che attende i consumatori italiani:

Solo per gli incrementi già comunicati dai gestori la maggiore spesa potrà raggiungere i +60 euro annui a utenza, a seconda dell’offerta sottoscritta. A tali rincari andranno poi aggiunti gli adeguamenti tariffari legati all’inflazione, per un importo compreso tra i +27 e i +30 euro annui a famiglia, pari ad una stangata che potrebbe raggiungere nel 2024 la cifra complessiva di 770 milioni di euro.

La novità consigliabile a tutti? Google Pixel 7a, compralo al miglior prezzo da eBay a 398 euro.

La notizia della possibile “stangata” sulla telefonia ha suscitato molti dibattiti e preoccupazioni tra i consumatori, mentre le statistiche fornite da AGCOM confermano l’importanza sempre crescente delle comunicazioni digitali nella società odierna. Resta da vedere come le autorità e le aziende reagiranno a questa situazione, mentre i consumatori italiani iniziano a prepararsi a un possibile aumento nell’importo delle loro bollette telefoniche.

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