EPIC GAMES E Apple: LA CORTE SUPREMA DEGLI STATI UNITI HA NEGATO L’ULTIMA POSSIBILITÀ DI APPELLO
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha scelto di non ascoltare né l’appello di Epic Games né quello di Apple. In altre parole, nessuna delle due società potrà cercare di ricorrere ai due precedenti gradi di giudizio: quanto stabilito precedentemente non potrà cambiare. Per Epic Games significa una sconfitta su quasi tutta la linea: non è riuscita a dimostrare che la posizione di Apple è un abuso di posizione dominante e che l’App Store è un monopolio.
UNA SCONFITTA AMARA PER EPIC GAMES
Anche Apple, che pur ha vinto su molti fronti, ha di che recriminare: perché non è riuscita a respingere il mandato che le impone di permettere agli sviluppatori delle applicazioni per iOS di indicare agli utenti che possono pagare per beni e servizi anche al di fuori dell’App Store. Una modalità che permette agli sviluppatori di non dover pagare il 30% che Apple trattiene sulle microtransazioni fatte all’interno delle applicazioni.
TIM Sweeney, amministratore delegato di Epic Games, ha commentato: “La battaglia legale per aprire iOS ai negozi e sistemi di pagamento concorrenti è persa negli Stati Uniti. Un triste esito per tutti gli sviluppatori“.
LA STORIA FINO A QUI
La vicenda risale a metà del 2020, quando Epic Games inserì un metodo di pagamento che eludeva la tariffa di Apple in Fortnite, il suo più grande videogioco. Epic Games lo fece anche nella versione presente sul Play Store di Google. In entrambi i casi il videogioco venne rimosso poiché quanto fatto da Epic Games violava i termini di utilizzo che aveva accettato. Per iOS significa non poter giocare a Fortnite, mentre su Android la sua natura più aperta fa sì che gli utenti possano installare il gioco, pur con diversi passaggi, tramite il negozio di Epic Games.
LA SENTENZA DELLA GIOVANNE GONZALEZ-ROGERS
Anche per tale motivo la disputa legale contro Apple è stata molto più sentita di quella contro Google. Nel 2021 la giudice Yvonne Gonzalez-Rogers stabilì, nella sua sentenza, che Apple non perpetra un monopolio; ma che doveva permettere agli sviluppatori di indicare modalità di pagamento esterno all’App Store perché impedirglielo era anticoncorrenziale.
IL RISULTATO DELLE ULTIME SOTTOPORTE IN APPELLO
Tanto Epic Games quanto Apple hanno fatto ricorso e ad aprile 2023 venne confermata la sentenza di primo grado. Anche in questo caso, entrambe le società ricorsero in appello, rivolgendosi, appunto, alla Corte Suprema: che scegliendo di non ascoltare né l’una né l’altra, di fatto ha posto fine alla vicenda. Apple, quindi, dovrà cambiare questo aspetto dell’App Store, mentre Epic Games si trova con un niente di fatto. E un Fortnite in meno su iOS.
L’impatto di questa decisione sarà certamente discusso a lungo, e le implicazioni per il settore tecnologico e l’industria dei Videogiochi sono ancora da valutare. Resta il fatto che la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha posto fine a una lunga e accesa battaglia legale tra due giganti del settore, con ripercussioni che andranno sicuramente oltre il loro diretto coinvolgimento.
L’articolo è stato aggiornato per includere il commento di Tim Sweeney.