ALPHABET ALZA LA POSTA SU GFIBER
Alphabet alza la posta su una delle sue “altre scommesse”, GFiber, fornitore di connettività internet a banda ultralarga. E per questo cerca investimenti esterni, come annunciato dalla presidente e chief investment officer della capogruppo di Google, Ruth Porat, all’agenzia Reuters. GFiber ha iniziato l’attività commerciale 14 anni fa ed è al momento presente (a macchia di leopardo) in 15 Stati Usa, ma l’intenzione è di finanziare un piano di espansione più aggressivo che la porti a coprire porzioni crescenti degli States con la sua rete in fibra, incluse le grandi aree metropolitane.
“Questo nuovo passo che porta alla raccolta di capitale dall’esterno permetterà (a GFiber) di rafforzare il team tecnico, aumentare la copertura del territorio e fornire accesso a internet ancora più veloce e affidabile in più siti”, ha affermato Ruth Porat. Fonti non ufficiali hanno riferito all’agenzia di informazione che GFiber ha già assunto una banca d’affari per avviare la vendita di quote dell’azienda, con il fine ultimo di diventare indipendente da Alphabet.
ALPHABET SPINGE SULL’ATTIVITÀ DELLA FIBRA
L’attività di GFiber è iniziata nel 2012 con il lancio dell’offerta in Kansas. L’azienda usa una rete di cavi in fibra ottica per portare internet ad almeno 1 Giga in diverse aree degli Stati Uniti, connettendo utenti privati, lavoratori da remoto e piccole imprese. Negli scorsi sei anni ha triplicato la base clienti, come riferito da Porat (che non ha, tuttavia, specificato il numero dei clienti). Nel 2023 la società ha raggiunto altre 25 città Usa.
La società della fibra di Google deve, però, fronteggiare la concorrenza dei grandi fornitori di Internet, le telco come Comcast, Verizon communications ed At&t. Inoltre, la copertura territoriale degli Usa è ancora limitata e GFiber è assente da 6 delle 10 metropoli più popolose, tra cui New York. Le città più grandi coperte includono Miami (Florida), Atlanta (Georgia), San Francisco e San Diego (California), Denver (Colorado), Chicago (Illinois), Austin (Texas) e Seattle (Washington).
Oltre Google: le “Other bets”
GFiber fa parte della divisione di Alphabet chiamata “Other bets”, le “altre scommesse”, ovvero la serie di attività e società diverse da Google che si trovano in una fase iniziale di sviluppo o di lancio sul mercato e che si concentrano su business alternativi e rischiosi. Di questa divisione fanno parte Waymo, la società della Guida Autonoma e Verily, che studia le scienze della vita in connessione con la medicina personalizzata. Entrambe hanno raccolto capitali dall’esterno.
Il business della banda ultralarga di GFiber
Al momento GFiber offre in alcune città degli Stati Uniti 4 piani tariffari a seconda delle velocità garantite: fino a 1 Giga sia in download che upload per 70 dollari al mese, fino a 2 Giga a 100 dollari al mese, 5 Giga a 125 dollari, e 8 Giga a 150 dollari. Gli ultimi due piani non sono attivi in tutte le città attualmente coperte. Ogni piano include 1 terabit di spazio gratuito nel cloud e un modem wifi, Nest Wifi Pro nel piano meno costoso, Wifi 6 negli altri.
Lo scorso settembre la società ha inaugurato i GFiber Labs, un centro di innovazione che esplora il futuro della connettività internet. A ottobre ha annunciato il primo progetto di GFiber Labs: entro la fine del 2024, GFiber attiverà un nuovo piano per internet residenziale a 20 Giga + wifi 7.
Conclusione
In conclusione, l’aumento degli investimenti esterni in GFiber indica il desiderio di Alphabet di far crescere e espandere la sua divisione di connettività internet a banda ultralarga. Questo sforzo mira a competere con i grandi fornitori di Internet negli Stati Uniti e a fornire accesso a internet ancora più veloce e affidabile in numerose aree del paese. Con l’entrata di nuovi investitori, GFiber potrà rafforzare il suo team tecnico e ampliare la sua copertura territoriale, offrendo così una soluzione più competitiva sul mercato della connettività internet ad alta velocità.