giovedì, Novembre 14, 2024

Aggiunta di sudo in Windows 11: Una novità necessaria o superflua?

Microsoft INTRODUCE IL COMANDO SUDO ANCHE IN Windows 11

Si parlava da giorni della possibile introduzione del comando sudo, ampiamente noto nel caso dei Sistemi Operativi GNU/Linux e Unix-like, anche in ambiente Windows. L’aggiunta sembrava per il momento limitata alle versioni di anteprima di Windows Server 2025, in realtà l’azienda di Redmond ha rotto gli indugi e ha deciso di portare sudo anche in Windows 11.

Il comando sudo è una “colonna portante” dei sistemi Linux: il suo nome sta per “superuser do” e consente agli utenti di eseguire comandi con i privilegi di Sicurezza di un altro utente, di solito dell’amministratore di sistema, noto come “root“. Serve ad avviare comandi che richiedono permessi elevati, come l’installazione o la rimozione di Software, la configurazione del sistema, l’applicazione di modifiche sul contenuto di directory importanti.

PERCHÉ AGGIUNGERE IL COMANDO SUDO IN WINDOWS

Anziché chiudere il prompt dei comandi, la finestra di PowerShell o la nuova schermata del terminale di Windows 11, quindi riaprirla scegliendo Esegui come amministratore e facendo apparire la richiesta UAC (User Account Control), si può invocare proprio il nuovo comando sudo ed eseguire le operazioni che servono con un ventaglio di privilegi più ampio.

Il bello è che la versione Microsoft del comando sudo è già un prodotto open source: nel repository ufficiale GitHub è pubblicato il codice sorgente dell’applicazione. Non è assolutamente un porting della versione di sudo per sistemi GNU/Linux ma è piuttosto una implementazione, scritta da zero, dagli ingegneri software dell’azienda di Redmond.

Il comando sudo è già utilizzabile nella versione di anteprima di Windows 11 (a partire dalla build 26052) e presto sarà inserito nelle release stabili del sistema operativo Microsoft.

COME ATTIVARE SUDO IN WINDOWS 11

Per iniziare a usare sudo in Windows 11, è sufficiente digitare “sviluppatori” nella casella di ricerca del sistema operativo quindi selezionare Usa le funzionalità per gli sviluppatori. Tra le varie proposte, immediatamente al di sotto della voce PowerShell, si trova l’opzione Attiva sudo.

In alternativa, si può aprire una finestra del terminale con i privilegi di amministratore quindi digitare quanto segue:

sudo config –enable normal

LE POSSIBILI MODALITÀ DI UTILIZZO DI SUDO IN WINDOWS 11

Attualmente, sudo per Windows supporta tre diverse opzioni di configurazione:

– In una nuova finestra (forceNewWindow)
– Input bloccato (disableInput)
– Inline (normal)

Nel primo caso, sudo apre una nuova finestra del terminale con privilegi elevati ed eseguirà il comando in quella finestra. Si tratta dell’opzione di configurazione predefinita quando sudo è abilitato. Ad esempio, impartendo l’istruzione sudo netstat -ab, Windows 11 esegue il comando netstat con l’opzione indicata all’interno di una nuova finestra.

Nella configurazione numero due, ovvero a input bloccato (o “chiuso”), sudo esegue il comando con privilegi elevati nella finestra corrente ma il nuovo processo non accetterà alcun input da parte dell’utente.

La terza opzione è più simile al comportamento di sudo su altri sistemi operativi. In questa configurazione, sudo per Windows esegue il processo elevato esclusivamente usando la finestra di lavoro corrente (abbiamo visto l’uso di –enable normal nell’esempio precedente).

Quando si usa sudo dalla riga di comando, comparire la classica finestra di dialogo UAC che chiede all’utente di confermare l’acquisizione dei privilegi più elevati. Dopo la conferma, il processo invocato tramite sudo è gestito sulla base dell’opzione di configurazione selezionata.

ERA DAVVERO NECESSARIO?

Jordi Adoumie (Microsoft) anticipa che nel corso dei prossimi mesi il team di sviluppo lavorerà per comporre la documentazione di sudo per Windows, condividendo maggiori dettagli sulle implicazioni per la sicurezza derivanti dall’uso di sudo nella configurazione Inline.

In conclusione, l’introduzione del comando sudo in Windows 11 offre ai professionisti del settore IT una maggiore flessibilità e potenza nell’esecuzione di comandi amministrativi. L’applicazione di questa funzione potrebbe portare a un miglioramento nell’efficienza del lavoro e nell’implementazione di processi di sicurezza aziendale. Resta da vedere come l’utenza reagirà a tale novità e in che modo questa cambierà l’esperienza d’uso quotidiana. Bisognerà ora attendere le future release stabili di Windows 11 per valutare appieno l’impatto di questa aggiunta.

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