AGCOM MULTA ASSOPROVIDER PER AVER OSTACOLATO LE ATTIVITÀ DI VIGILANZA
Nel suo breve commento, Assoprovider sostiene di aver partecipato attivamente al tavolo di lavoro istituito dall’Autorità in materia di contrasto alle attività illegali finché le è stato permesso. Ha inoltre chiesto spiegazioni ad AGCOM del perché dovesse fornire ad un certo punto la lista dei provider italiani. Nel dettagliare il suo punto di vista, Assoprovider osserva che “tali dati sono già in possesso dell’AGCOM, che è gestore del registro pubblico degli operatori di comunicazione (ROC) e che conosce, come del resto affermato nelle proprie memorie difensive davanti al TAR Lazio, i dati di identificazione di tutti gli operatori di rete e servizi di comunicazione”.
Schieratasi fin dal principio contro la piattaforma Piracy Shield, presentando un ricorso al TAR, successivamente respinto, Assoprovider descrive il sistema antipirateria adottato come una soluzione che tanto sta facendo discutere e punta i piedi. Sebbene non citi espressamente la delibera AGCOM con cui l’Autorità ha deciso di sanzionare Assoprovider, l’organizzazione – anche per tramite del suo presidente Giovanbattista Frontera – fa sapere che continuerà a battersi in tutte le sedi legali e giurisdizionali disponibili. L’obiettivo sarebbe quello di affermare i diritti costituzionali e il riconoscimento per i cittadini del diritto ad una giusta difesa.
LA DECISIONE DI AGCOM NEI CONFRONTI DI ASSOPROVIDER, NEL DETTAGLIO
Sebbene la notizia della multa a carico di Assoprovider sia venuta a galla soltanto nelle scorse ore, con una semplice ricerca su sito AGCOM abbiamo accertato che il provvedimento sanzionatorio risale al 19 marzo 2024.
Secondo AGCOM, Assoprovider non ha fornito alcuna fondata motivazione per giustificare l’omessa comunicazione dell’elenco degli associati, che altre associazioni analoghe pubblicano sul proprio sito Internet. Inoltre, “contrariamente a quanto osservato da Assoprovider, le banche dati a disposizione dell’Autorità (Registro pubblico degli Operatori di Comunicazione ed elenco dei soggetti richiedenti l’autorizzazione generale per la fornitura ed i servizi di comunicazione elettronica presso il MIMIT) non forniscono alcun elemento in ordine all’appartenenza degli operatori alle Associazioni“, si legge nella delibera dell’Autorità.
AGCOM critica aspramente il comportamento di Assoprovider qualificandolo come una condotta particolarmente grave: “la conoscenza da parte dell’Autorità dell’elenco degli associati ad Assoprovider costituiva un requisito imprescindibile ai fini dell’effettivo funzionamento della piattaforma, come chiarito nel corso dei lavori del tavolo tecnico“.
A valle della violazione contestata, l’Autorità ha così deciso di infliggere ad Assoprovider una multa di 1.032 euro diffidando altresì l’associazione dal proseguire con il comportamento sin qui tenuto. La contestazione può essere comunque impugnata e contestata dinanzi al TAR del Lazio entro 60 giorni.
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In conclusione, il contrasto alla pirateria online è un tema delicato che coinvolge diverse istituzioni e soggetti del settore delle comunicazioni. La multa inflitta da AGCOM ad Assoprovider rappresenta un segnale forte nei confronti di coloro che non rispettano le normative e le direttive in materia di diritto d’autore. È importante che tutte le parti coinvolte collaborino per garantire un internet più sicuro e rispettoso delle leggi vigenti.